Aprire uno studio legale non è molto semplice in quanto è necessario seguire determinati iter che a volte possono essere complessi e costosi. Sarà necessario essere in possesso di una laurea in giurisprudenza, aver fatto il praticantato, aver individuato la zona adatta dove aprire lo studio, avere a disposizione un capitale da investire abbastanza consistente, costituire una vera e propria società, determinare gli strumenti giudiziari da adottare, stabilire se aprire uno studio singolo oppure associato e molto altro ancora.
Se dopo esserti laureato ed aver fatto il praticantato vuoi aprirti un tuo studio legale, come prima cosa dovrai cercati un locale idoneo, ubicato in zona facile e comoda da raggiungere, magari non troppo lontano dal tribunale e da tutti gli uffici finanziari e commerciali. Sarebbe l’ideale che si componga di almeno due stanze con una metratura tra i 15 ed i 20 mq ciascuna e che abbia un ulteriore locale da utilizzare per le riunioni. Tieni presente che il locale, sia che tu decida di acquistarlo o di affittarlo, dovrà rispettare tutte le norme vigenti in materia di sicurezza ed avere la regolare abitabilità che ti verrà rilasciata dal Comune di competenza o dal tuo proprietario. Lo studio dovrà quindi essere arredato ed organizzato con almeno due computer completi di stampante e scanner con collegamento ad internet, una o due scrivanie, delle sedie, delle poltrone, divano e almeno una libreria. Dovrai rifornirlo con materiale di cancelleria, diversi tipi di modulistica, marche da bollo e quant’altro. Naturalmente avrai anche bisogno di una segretaria.
Ti consiglio di adottare un logo che ti possa distinguere dagli altri studi legali che potrebbero essere nelle vicinanze del tuo studio. Prima di istallare la tua targa identificativa ricorda di chiede l’autorizzazione al Comune dove è ubicato il tuo studio e anche il permesso del condomini nel caso tu abbia aperto il tuo ufficio in un palazzo condominiale. La richiesta di affissione del tuo logo comporterà il pagamento di una tassa comunale annuale.
Dovrai iscriverti all’Albo degli Avvocati e siccome l’attività di legale è considerata una libera professione dovrai anche fare la registrazione alla Camera di Commercio al fine di richiedere l’apertura della partita IVA. Non dimenticarti di iscriverti anche al registro delle imprese, registrazione che potrai effettuare anche online. Approfondimento Come aprire uno studio fotografico (clicca qui) Dovrai obbligatoriamente richiedere l’iscrizione alla Cassa Nazionale di Previdenza e assistenza Forense, versando i contributi mediante Mav bancario o postale a tua scelta. Dal punto di vista fiscale dovrai pagare le imposte su quanto guadagnerai. L’importo delle fatture che emetterai nei confronti dei clienti lo dovrai indicate nella tua denuncia dei redditi..
Per ridurre i costi di apertura dello studio potrai ricorrere all’apertura di uno studio in franchising oppure associarti con altri avvocati, alimentati come te dal desiderio di professare l’avvocatura come libera professione. Se opterai per il franchising, avrai costi minori da sostenere ,sia per quanto riguarda l’arredamento che le varie procedure di iscrizioni, anche se dovrai rinunciare ad una quota dei tuoi guadagni Se invece decidi di associarti con altri avvocati, avrai il vantaggio di dividere con loro tutti i costi legati allo studio, come l’affitto, lo stipendio della segretaria o delle segretarie, le spese fisse, i costi di cancelleria eccetera. Avrai anche un ulteriore vantaggio, quello di poter fornire maggiori servizi legali, grazie alla sicura presenza di soci specializzati in diverse discipline. Tieni presente che associandoti con altri legali iscritti all’Albo, darai origine ad una forma giuridica, non societaria, ma ad una associazione di professionisti.