Solitamente i Master sono a numero chiuso con l’obiettivo di garantire un’elevata qualità della formazione e seguire gli allievi anche successivamente alla conclusione del corso, nel loro percorso di inserimento lavorativo. Il numero dei partecipanti può variare considerevolmente – il range prevalente va da 15 a 40 unità – in virtù delle materie trattate e della cadenza con cui avvengono le selezioni.
Dai colloqui ai test
La forma più semplice di selezione consiste nella valutazione dei titoli: i candidati inviano all’ente organizzatore il proprio curriculum vitae et studiorum, allegando al titolo di laurea eventuali altri corsi seguiti in ambito universitario e non, esperienze lavorative e qualsiasi altra cosa possa risultare utile a far apprezzare il proprio percorso (a cominciare da eventuali vacanze-studio all’estero che sono indicative dell’apertura mentale del candidato). A questo punto si procede alla selezione e, salvo casi eccezionali, vengono contattati solo i prescelti, senza che l’organizzatore predisponga una scheda pubblica sui criteri delle scelte.
Altri Master, soprattutto quelli universitari e con un numero elevato di aspiranti, seguono procedure più complesse. Si può iniziare con una prova scritta sulle materie che saranno oggetto di studio per scremare le candidature, limitandole ai soli candidati con una buona base di partenza. Segue un colloquio motivazionale per comprendere le ragioni che spingono a iscriversi al corso in questione.
A questa fase spesso prende parte anche uno psicologo, che ha le conoscenze adatte per valutare anche gli aspetti personali che non emergono immediatamente dal confronto. Alla conclusione di questo percorso viene stilata una graduatoria, attribuendo a ciascuna prova un determinato punteggio e sommando i risultati ottenuti a quelli derivanti dalla valutazione del curriculum.