Risulta essere il principale tasso di politica monetaria nell’area dell’euro: è infatti il tasso al quale vengono eseguite dalla Banca Centrale Europea le operazioni di rifinanziamento principale (Orp). Con queste operazioni, condotte con frequenza settimanale e aventi dal 9 marzo 2004 durata settimanale (invece delle tradizionali due settimane), la Bce controlla i tassi di
interesse a breve termine, fornisce liquidità al sistema bancario dell’Unione Monetaria e segnala l’orientamento di politica monetaria.
A quest’ultimo riguardo, vale precisare che tali operazioni possono essere eseguite a tasso fisso (metodo usato fino al 28
giugno 2000), oppure a tasso variabile (metodo usato successivamente). Nel primo caso, la Bce fissa un unico tasso al
quale le istituzioni finanziarie autorizzate dell’area dell’euro possono finanziarsi indicando la quantità di liquidità desiderata. Di norma, non verrà soddisfatta tutta la domanda, ma soltanto una quota, a seconda della liquidità che la Bce intende immettere nel sistema.
Nel caso di operazioni a tasso variabile, invece, la Bce fissa la quantità di liquidità offerta, preannunciando il tasso minimo di offerta, mentre le banche presentano le domande indicando, oltre alla quantità desiderata, anche il relativo tasso
di interesse. Esse possono, tra l’altro, presentare molteplici domande per quantità e tassi differenti.
A seconda del metodo prescelto dalla Bce, il tasso al quale verranno soddisfatte le domande potrà essere unico, e precisamente il più basso che consente di assorbire tutta la quantità offerta, detto tasso marginale (si tratta del cosiddetto sistema olandese), oppure ciascuna domanda potrà essere soddisfatta al tasso indicato dalla banca stessa (questo sistema è
detto americano ed è quello finora utilizzato dalla Bce).
In entrambe le circostanze, la domanda non verrà di norma soddisfatta per intero, ma pro quota. Con una differenza: che
con il sistema olandese le banche riceveranno una proporzione uguale della quantità domandata, mentre con quello americano vengono soddisfatte per intero le domande alle quali sono associati i tassi di interesse più alti, mentre il riparto
opera soltanto per le domande presentate al tasso più basso (tasso marginale) che consente di assorbire tutta la quantità
offerta.